TACTUS Radio Festival
La prima edizione di TACTUS Radio Festival si è svolta nell’aula magna dell’Antico Monastero Santa Chiara dell’Università di San Marino dal 1 al 3 dicembre 2023, offrendo una serie di incontri e dibattiti con protagonisti della scena nazionale italiana e internazionale della radio. Il festival ha presentato performance, dibattiti, narrazioni, podcast e un concerto trasmesso in diretta su dodici radio di tutto il mondo e poi rilanciato nelle settimane successive da tutto il network di emittenti facenti parte di Radia.fm, a cui Usmaradio aderisce dal 2017. Tra i partecipanti alle tre giornate, figure di spicco da Radio Rai, Radio24, Ravenna Festival e l’Università Bauhaus di Weimar.
Durante la giornata conclusiva del festival, i partecipanti, di cui molti di loro appartengono al comitato scientifico del CRIR, hanno condiviso le loro esperienze, riflessioni e possibili proposte didattiche legate al mondo della radiofonia. La performance radiofonica e collaborativa CONTINUUM è andata in onda in diretta su 12 emittenti radio in tutto il mondo attraverso tecnologia di trasmissione AM/FM, web e satellite.
Il festival biennale prevede una seconda edizione nell’inverno del 2025.
Le Residenze Artistiche Radiofoniche
Le residenze artistiche permettono ad artisti/e e ricercatori/ici di concentrarsi nell’ideazione, nella creazione e nello sviluppo di un nuovo lavoro dedicato al mondo della radiofonia in luoghi attrezzati e altamente contaminanti: spazi, relazioni e tempo sono gli ingredienti imprescindibili del supporto alla creazione. Sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso, gli studi radiofonici e di musica elettronica delle radio nazionali hanno creato occasioni di incontro, collaborazione e sperimentazione: attraverso tecnologie e pensieri di oggi, le Radio Residenze ribadiscono la cruciale importanza di questi spazi fisici che hanno molto lavorato sul rapporto tra sperimentazione sonora e radiofonia. Le Radio Residenze sono un momento adatto alla fioritura di nuovi elaborati artistici, e accolgono la germinazione di attività di studio e ricerca dedicate alla radiofonia.
- Chi può partecipare
Le Radio Residenze sono aperte a singoli artisti/e e ricercatori/ici di qualsiasi provenienza geografica. Incoraggiano la partecipazione di chiunque sia interessato a indagare con curiosità il mondo della radiofonia e le sue relazioni con le arti performative e visive attraverso progetti o attività di studio. Le Radio Residenze sono spazi sicuri e inclusivi.
- Criteri di selezione
Nell’auspicio di poter accogliere il maggior numero di progetti nel rispetto alle nostre capacità, sarà data priorità ai lavori vicini ai temi di inclusione e diversità. Le candidature saranno valutate dal team di Usmaradio in base alla fattibilità del progetto e ai suoi obiettivi.
- Dove
Le Radio Residenze sono dislocate su due sedi: lo studio di Giardini Pensili, in un bosco sulle colline di Rimini a pochi minuti dal mare, e gli studi di Usmaradio sul Monte Titano presso l’Università della Repubblica di San Marino all’interno dell’Antico Monastero Santa Chiara (1608). Collocati tra mare, collina e montagna, sono spazi fuori dalla città e luoghi esperienziali, rurali e tecnologicamente attrezzati in un contesto raccolto e connesso col mondo.
Le Radio Residenze non accolgono gruppi ma un artisti/e o ricercatori/ici alla volta, che potrà alloggiare in una stanza singola presso lo studio di Giardini Pensili.
- Soggetti proponenti
Radio Residenze è un progetto di Usmaradio co-prodotto con Giardini Pensili e Transcultures, in collaborazione con una rete di partner in Italia e all’estero.
Scuola di Radiofonia - The School of Radio
La Scuola di Radiofonia è una scuola itinerante, un progetto ramificato fatto di workshop, sessioni di lavoro, incontri e presentazioni di performance dal vivo.
Una scuola pensata come luogo d’incontro tra teoria e pratica della radio: Radio Art, Sound Art, new radio play, web radio, radio e telematica, progetti di rete, rapporto con il testo, soundscape, software e hardware, live radio e live media.
“Online, on-air, on-site” è la chiave delle relazioni mediatiche e di quelle che si formano intorno alla pratica di una radio diffusa e avventurosa.
Ancora, una scuola come formazione continua di artisti, tecnici e studiosi; uno spazio che risponde all’assenza – finora – di luoghi di formazione sul panorama della radiofonia.
SoR (The School of Radio) è un hub, prende forma come luogo di studio e di produzione e al tempo stesso è anche il dispositivo per il verificarsi di occasioni, talvolta immaginate anche dai suoi progettisti. SoR si collega direttamente al metodo di lavoro di produttori come Heidi Grundmann (ORF Kunstradio) e Pinotto Fava (RAI Audiobox), metodo che favorisce la genesi di lavori aperti e mutanti – si pensi a progetti complessi come Horizontal Radio – che spesso sono andati oltre le intenzioni stesse degli artisti. Pertanto, SoR non ha curatori e vede invece la presenza di figure (designer) alle prese con la costruzione, di volta in volta, di diversi dispositivi; questi ultimi legati al contesto in cui si realizzano le tappe del percorso di lavoro.
L’incontro tra radio e web è inevitabilmente uno dei cardini del progetto. La rapida innovazione tecnologica, che ha portato ad una progressiva portabilità (e anche tascabilità) della radio, non ha però generato né un’adeguata riflessione teorica circa le possibilità tecniche acquisite né una presenza costante delle relative pratiche, sia a livello della micro scala quotidiano-soggettiva, sia del macro sistema istituzionale della radio e della rete.
SoR lavora su queste carenze con la volontà di attirare professionisti e intervenire, con cognizione di causa, all’interno di una scena talvolta mancante di memoria, storia e strumentazione critica. Nonostante il gran numero (e la varietà) dei cosiddetti progetti cyber diffusisi dai primi anni Novanta da parte di artisti, tecnici, radio (istituzionali e non), molto poco di questa ricerca è diventato parte della nostra vita quotidiana. Di fronte al rischio dell’oblio, SoR si propone di guardare e ripensare al passato recente. Lontano da derive nostalgiche, promuovere tale riflessione è anzi un viatico, un modo per avventurarsi nel presente con uno zaino contenente gli strumenti necessari.
La Scuola di Radiofonia è stata avviata da Andrea Borgnino, Pinotto Fava, Heidi Grundmann, Gabriele Frasca, Roberto Paci Dalò, Elisabeth Zimmermann. È promossa da Giardini Pensili, ORF Kunstradio e Usmaradio.
KIN Santarcangelo Festival
Radia Network
The Radia Network emerged from a series of meetings, clandestine events, late night club discussions and a lot of email exchanges between cultural radio producers across Europe. It is producing radio stuff that is hard to describe. Some of it can be labelled radio art, or experimental radio, or creative radio. Sometimes it talks, sometimes it doesn’t. It can be noisy, or a kind of soundscape, or a documentary, a document, a talk, a performance. Each and every week, one of the partners will provide the network program, commissioned and produced especially for this purpose: being broadcast by all the partners and made available online.