Una delle convinzioni errate è che uno scarso rendimento a livello scolastico sia sempre legato a un deficit a livello intellettivo, ci sono invece un’ampia categoria di bambini/ragazzi intelligenti che improvvisamente riscontrano rispetto ai loro coetanei una barriera: ciò che per gli altri è semplice per loro è complicato.
Sulla base della letteratura e prendendo in considerazione gli studi che mettono in relazione la WISC-IV con i Disturbi Specifici dell’Apprendimento con il presente contributo di Tesi ci si è proposti di osservare i profili cognitivi delineati dalla scala WISC-IV in un campione di riferimento estratto dai pazienti del centro S.O.S Dislessia di Casalecchio di Reno (BO).
Nello specifico, ci siamo soffermati sull’osservazione dei valori degli indici specifici IRP, IML e IVE (la cui discrepanza può fornirci informazioni sui processi cognitivi di base dei DSA) in un campione clinico con diagnosi ben definite; distinguendone nei casi di diagnosi di DSA i sottotipi in base alle difficoltà scolastiche individuate nel processo diagnostico. Si è cercato di capire, attraverso l’osservazione dell’andamento di questi indici, se fosse possibile individuare dei profili che possono essere tipici per i soggetti con DSA formulando delle ipotesi su eventuali profili prevalenti nel campione selezionato, in particolare guardando al rapporto tra le funzioni logiche non verbali, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione.
Crediamo che la WISC-IV possa fornirci indici utili sia a livello preventivo sia per una corretta valutazione dell’intelligenza nei bambini/ragazzi con DSA. In questo modo si possono valorizzare i punti di forza/ debolezza e si può strutturare un corretto percorso di sostegno per il bambino e per i genitori sottolineando come la diagnosi di DSA non sia associata a scarsa abilità intellettiva, dando importanti indicazioni su ulteriori approfondimenti diagnostici e indirizzando sugli strumenti da poter indicare al soggetto, alla famiglia e alla scuola. Ciò permetterebbe di stabilire insieme i target principali dei trattamenti unendoli a quelli relativi alla specificità del singolo disturbo.