UNIRSM Analisi dei DSA con tecniche di Machine Learning

Analisi dei DSA con tecniche di Machine Learning

Autore

Marianna Vallone

Autore

Maristella Scorza

Anno

2019

Tipo

Tesi

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In questa tesi, viene illustrata una ricerca che ha coinvolto 40 ragazzi di scuola secondaria di secondo grado a cui è stata fatta una diagnosi di DSA. I dati dei test somministrati sono stati messi in relazione tra loro e analizzati con le moderne tecniche di machine learning. Abbiamo individuato una correlazione diretta tra l’Indice di Ragionamento Percettivo IRP e il Trog-2.
Relativamente alla lettura, nei soggetti dislessici del nostro campione è presente un deficit più evidente (e duraturo) nella rapidità di lettura, se confrontato con la correttezza.
Relativamente alle prove di scrittura, svolte in condizione normale e in condizione di soppressione articolatoria, emerge che le prestazioni di scrittura peggiorano notevolmente se svolte in condizione di soppressione articolatoria, sia per l’aspetto correttezza (dettato di parole) sia per l’aspetto velocità (scrittura di numeri in lettere).
Sono emerse correlazioni significative tra la memoria di lavoro (IML), analizzata tramite WISC IV e WAIS IV e tutti gli indici della BDE-2, in particolare con l’area del calcolo. L’indice della memoria di Lavoro IML risulta essere ben correlato anche con lo span verbale numerico in modo diretto.
Il risultato più interessante ottenuto dalle nostre analisi è certamente la realizzazione di un modello “black box” di memoria di lavoro secondo cui, avendo a disposizione solo l’età del soggetto, lo span di memoria verbale e il Quoziente del Numero della BDE-2 saremmo in grado di stimare anche il valore dell’Indice di Memoria di lavoro di WISC IV e WAIS IV, senza somministrarne le relative prove, con un’accuratezza del 83%.
Modelli di questo tipo gettano le basi per un nuovo scenario futuro di valutazione neuropsicologica dei DSA: se avessimo, infatti, modelli allenati su un grande numero di soggetti di età diverse, sarebbe possibile, durante un percorso di valutazione, somministrare solo i test o addirittura solo gli items che risultano essere dal modello più predittivi dello specifico disturbo. Tale scenario è tutt’altro che utopistico, in quanto tale modalità viene già applicata ogni giorno in un’infinità di ambiti (ad esempio la pubblicità mirata che viene fatta in base alle preferenze degli utenti altro non è che un modello che utilizza dati precedentemente acquisiti).

 

 

Valutazione e Trattamento Neuropsicologico dei DSA
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