UNIRSM Didattica specializzata per i bambini con DSA – Toscana e Puglia due regioni a confronto

Didattica specializzata per i bambini con DSA – Toscana e Puglia due regioni a confronto

Autore

Irene Bardazzi

Autore

Nicoletta Staffa

Anno

2019

Tipo

Tesi

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Il presente lavoro di tesi nasce con l’intento di esplorare la natura delle difficoltà degli studenti con DSA in due regioni italiane, sia nell’ambito scolastico che extra-scolastico, osservando il ruolo delle principali figure professionali che agiscono sull’alunno durante il percorso scolastico, ed esaminando quali strumenti compensativi e dispensativi vengono promossi per agevolare lo studio e promuovere autonomia e consapevolezza nello studente.

Cardine fondante di questo lavoro di tesi è la convinzione che un’azione educativa efficace da parte della scuola dovrebbe basarsi sulla capacità di aiutare e sostenere lo studente a percepire i luoghi formativi -e a percepirsi- in modo positivo, rendendolo partecipe dell’andamento del proprio percorso formativo.

Il presente lavoro è composto da una prima parte dove sarà presentata la natura dei Bisogni Educativi  Speciali  (BES),  in  particolare  dei  DSA  e  le  loro  specifiche  manifestazioni  e classificazioni, andando ad analizzare il sistema normativo che contraddistingue tale disturbo. Verrà descritta la figura professionale del Tutor dell’apprendimento e quali caratteristiche lo differenzino dalle altre figure che sostengono e accompagnano lo studente con DSA lungo il percorso scolastico. Perciò, appare rilevante il parere di chi è costantemente a contatto con bambini e ragazzi: gli insegnanti. Il loro punto di vista è molto importante – o forse il più importante – di conseguenza hanno un deciso impatto sull’alunno stesso le loro conoscenze su tali disturbi, la formazione acquisita e le tecniche e i processi educativi applicati per supportare il processo di apprendimento in classe.

Nella seconda parte è stato considerato utile redigere un questionario e chiederne la compilazione agli insegnanti di alcuni Plessi di Scuola Primaria di due realtà differenti: Firenze, Fiesole, Scandicci (FI) e Acquaviva delle Fonti (BA). I due ambiti, disomogenei dal punto di vista geografico-ambientale e culturale, sono stati messi a confronto, per poter comprendere le condizioni educative in cui gli insegnanti operano, le realtà scolastiche, le difficoltà nell’attivare strategie e strumenti diversificati ed eventuali suggerimenti sul tema. Sfruttando l’esperienza acquisita in anni di studio e di lavoro in doposcuola specializzati, si è sentita l’esigenza di una maggior collaborazione tra le figure interne ed esterne all’istituzione scolastica. Motivo per cui, attraverso i questionari si è voluto far emergere le osservazioni del personale curriculare scolastico e far riflettere questi su tali tematiche, proponendo una figura che possa supportarli, tramite una didattica inclusiva.

Infine, si è tentato di mostrare la rilevanza che la figura del Tutor all’interno del contesto classe rappresenta, sia come supporto ai docenti nell’affrontare le quotidiane difficoltà dei bambini con DSA, sia nell’utilizzo di uno strumento fondamentale, ovvero il Piano Didattico Personalizzato (PDP); andando a descrivere i principi base per una didattica efficace, mettendo in luce l’importanza di costruire (tra educatore ed educando) un dialogo collaborativo e costruttivo alla crescita personale e cognitiva dell’alunno.

Questo lavoro di tesi è frutto di valutazioni dovute all’esperienza personale nell’ambito del tutoraggio e servizi educativi riguardanti studenti con bisogni educativi speciali, in particolare con disturbi specifici d’apprendimento.

Tecniche per la rieducazione dei disturbi specifici di apprendimento
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