Durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico Petrocelli ha descritto progetti e prospettive, poi la lectio magistralis di Giuliano Amato
Torna ai livelli precedenti alla pandemia il numero degli iscritti ai corsi di laurea dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, mentre l’alta formazione registra un’impennata: ad affermarlo, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24, il Rettore Corrado Petrocelli: “Ci siamo ripresi dalla crisi del biennio Covid, che come sapete ha lasciato uno strascico perché le iscrizioni diminuite allora si trascinano per almeno un triennio. Ne saremo fuori l’anno prossimo – ha assicurato ieri, mercoledì 27 marzo, durante il suo intervento al Centro Congressi Kursaal – ma siamo già tornati ai numeri precedenti”. Rispetto alla provenienza degli studenti, “copriamo tutte le regioni italiane” e “aumentano i sammarinesi”.
Parallelamente, i percorsi dell’alta formazione “registrano una crescita esplosiva, pari a oltre il 340%”. Cifre alla mano, dunque, “abbiamo più di 2mila studenti”.
In questo ambito “spicca l’ampia rosa relativa alla Sanità, che potrebbe vedere presto anche un master in Oncologia integrata e un corso di laurea in Osteopatia, che sarebbe uno dei primi in Italia”.
Si lavora inoltre affinché “possa un domani radicarsi un corso di laurea in Medicina, che costituisca un polo di attrazione a San Marino”. Fra i progetti per il futuro emerge anche “l’intenzione di dare vita a un corso magistrale di ampio respiro in Global Studies, Governance, Law and International Relations”, ha annunciato Petrocelli. “Ambisce a essere unico nel panorama della penisola, erogato sia in italiano che in inglese, per promuovere lo studio dei fenomeni globali per mezzo di un approccio multidisciplinare e transnazionale”. In cattedra, per quella che viene definita come “una novità di attuazione immediata”, verranno chiamati “accademici e professionisti dei settori giuridici, storici, politici” e non solo.
Oltre a citare il posizionamento dell’Ateneo sammarinese sul fronte internazionale, grazie a una crescente rete di partnership e all’ingresso nelle principali organizzazioni accademiche del continente e oltre, Petrocelli ha infine ricordato l’impatto dell’Ateneo sul territorio per “migliorare, innovare e far crescere il tessuto sociale, culturale, professionale, imprenditoriale, medico – sanitario, giudiziario, del lavoro e nella PA”. Ne è un esempio la “sottoscrizione di un accordo quadro fra Università e Congresso di Stato per dare vita a progetti istituzionali di interesse strategico. Sta funzionando – ha sottolineato il Rettore – ha già prodotto iniziative e ne produrrà”.
Durante la cerimonia è intervenuto anche il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Andrea Belluzzi, che nel descrivere una “Università che cresce per qualità e dimensioni” si è soffermato su una delle esigenze più urgenti: la realizzazione di “uno o più studentati, un tema su cui lavoreremo insieme ai colleghi di Governo fino all’ultimo giorno della legislatura. Abbiamo messo sul tavolo una task force in questo senso, ci sono più stakeholder disponibili a confrontarsi su questo tema. C’è bisogno di numerosi posti letto e l’opzione di frazionarli può essere percorribile”.
Di fronte a una platea che ha raccolto studenti, accademici, rappresentanti istituzionali, delle categorie e non solo, inclusi i Capitani Reggenti Filippo Tamagnini e Gaetano Troina, la parola infine al giurista Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale, per la lectio magistralis dal titolo “La democrazia difficile del nostro tempo e la Costituzione italiana”.