Arianna Valentini
Maristella Scorza
Michela Camia
Anno
2019
Tipo
Tesi
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), hanno un forte impatto sia a livello individuale che
a livello sociale, con una riduzione della realizzazione delle potenzialità sociali e lavorative. Nonostante, in Italia, questi disturbi siano ancora sottodiagnosticati, riconosciuti tardivamente o confusi con altri disturbi, la loro prevalenza interessa una fetta importante della popolazione in età evolutiva.
Una caratteristica rilevante è la comorbilità di più disturbi specifici dell’apprendimento o la compresenza di altri disturbi di tipo neuropsicologico e di tipo psicopatologico. Tali associazioni non devono essere sottovalutate in quanto studi dimostrano come performance deficitarie sperimentante nei primi anni della Scuola Primaria rappresentano un importante fattore di stress, il quale può provocare disturbi ansiogeni durante l’adolescenza e fino all’età adulta che influenzano in maniera significativa la qualità della vita e l’adattamento psicosociale futuro: queste difficoltà coinvolgono necessariamente anche i genitori, che esperiscono indirettamente dei successi od insuccessi dei figli e, che con il loro atteggiamento, ne condizionano le risposte ad essi.
Mettendo a confronto la qualità della vita legata alla salute di bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, rispetto ad un gruppo di pari possono emergere sostanziali differenze, sia complessivamente, sia in singoli aspetti come: autostima, relazione con gli amici, funzionamento della scuola, relazione con la famiglia, benessere emotivo e fisico.
Questa ricerca di pone come obiettivo, in accordo con gli studi scientifici presenti in bibliografia, l’identificazione di possibili differenze significative tra bambini con Disturbo Specifico dell’Apprendimento e un gruppo di pari, analizzando le risposte relative a benessere scolastico, qualità della vita e aspetti psicologici del bambino ed infine aspetti psicologici del genitore.
Il focus affrontato all’interno di questo elaborato vuole inoltre indagare le differenze che emergono rispetto alla percezione della qualità della vita del bambino sia da parte del bambino stesso che da
parte del genitore e rispetto alla presenza di problemi comportamentali associati.