Nell’indagine del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali anche l’orientamento di voto in un eventuale referendum
Sono stati oltre 1.500 i sammarinesi che hanno partecipato alla prima ricerca di ampia portata sull’opinione pubblica e la percezione della popolazione rispetto all’Unione Europea, curata dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino grazie all’attività del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali: fra gli aspetti approfonditi, anche l’orientamento di voto in un eventuale referendum sull’associazione del Titano all’UE.
L’analisi verrà presentata alle ore 20:30 di giovedì 14 dicembre durante un evento pubblico, curato proprio dall’Ateneo sammarinese e in programma alla Sala Montelupo di Domagnano, nel quale verranno diffusi in anteprima i risultati di un lavoro realizzato con il supporto del Fondo Servizi Sociali Sezione Industria e dell’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica.
Intitolata “L’Europa e noi – l’opinione pubblica sammarinese verso l’Unione Europea”, l’indagine scientifica ha impegnato l’Università di San Marino per oltre un anno e va a rilevare i pareri e i sentimenti della popolazione su temi come l’identificazione soggettiva con la vita del continente, il valore della sovranità nell’integrazione in Europa e la percezione delle quattro libertà oggetto dell’accordo di associazione tra San Marino e l’UE.
“Considerato il negoziato in cui è impegnata la repubblica, questa iniziativa assume un grande interesse pubblico”, commenta il direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali, Michele Chiaruzzi. “La presentazione dell’indagine non sarà che l’atto conclusivo di una prima fase alla quale ne seguiranno altre. Rappresenta infatti uno stadio interlocutorio al quale si aggiungeranno presto ulteriori analisi, approfondimenti e focus group”.
Giudicato molto soddisfacente, infine, il numero di partecipanti: “Con più di 1.500 questionari somministrati alla popolazione residente abbiamo superato del 25% il nostro obiettivo strategico. Questa ricerca si distingue quindi per avere il miglior campione mai rilevato. Nessuna iniziativa del genere era stata tanto significativa”.