Due iscritti ai corsi di laurea hanno recentemente trascorso un periodo di studio in Islanda
L’impatto dell’intelligenza artificiale nel campo dell’istruzione e la possibilità di realizzare un seminario internazionale dal titolo ‘Fare storia nei piccoli Stati e territori’, proposto dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, sono due dei temi affrontati il 10 maggio scorso a Vaduz, nella sede dell’Ateneo del Liechtenstein, dalle 13 istituzioni accademiche raccolte nel Network of Universities of Small Countries and Territories (NUSCT).
Il quinto meeting annuale dell’organismo ha inoltre rappresentato un’occasione per riscontrare la qualità e gli effetti positivi del programma multilaterale di mobilità realizzato dal Network, suggerito proprio dall’Università di San Marino. A proposito, il sistema ha recentemente agevolato il periodo di studio in Islanda di due studenti dell’Ateneo sammarinese: non interessando solamente gli iscritti, ma anche i docenti e gli staff, il programma prevede inoltre nelle prossime settimane una visita dei tecnici informatici dell’Università di Andorra sul Titano per un confronto con i colleghi della repubblica sulle migliori pratiche del settore.
Un’opportunità di ulteriore scambio e crescita, questa, prodotta da una rete che coinvolge i territori di Andorra, Cipro, Gibilterra, Groenlandia, Islanda, Isole Faroe, Malta, Montenegro e non solo, di cui San Marino è fra i fondatori.
“Durante l’incontro – spiega Michele Chiaruzzi, che ha rappresentato l’Ateneo del Titano insieme ai vertici delle altre istituzioni presenti – abbiamo ricevuto ulteriore prova della dinamica vitalità del Network con la partecipazione di Andrew Deeks, presidente dell’International Association of Universities, maggior raggruppamento mondiale. Il seminario ‘Fare storia nei piccoli Stati e territori’, un’idea del Rettore Corrado Petrocelli introdotta nel meeting che nel 2021 si è svolto sul Titano, è stato inoltre confermato e si farà. L’appuntamento di Vaduz, ospitato in un ex cotonificio che si distingue come virtuoso esempio di riconversione dall’economia dell’industria a quella della conoscenza, ha visto infine un ampliamento della rete con l’approvazione dell’adesione dell’Università di Åland, una provincia autonoma finlandese di 29.000 abitanti, demilitarizzata e di lingua svedese, che investe in ricerca circa la metà del suo bilancio di 7,5 milioni di Euro”.