In cattedra il 20 ottobre sindaci e funzionari da Santarcangelo, Rimini e altre realtà
Alluvioni, criminalità, emergenze sanitarie, cambiamenti nella società e non solo: come sono state affrontate le recenti sfide dei Comuni vicini al Titano? A parlarne, durante un convegno curato dall’Istituto Giuridico dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, rappresentanti istituzionali e addetti ai lavori chiamati a raccontare le proprie esperienze in un evento organizzato nella cornice del Master in Pratiche Manageriali nella Pubblica Amministrazione dell’Ateneo sammarinese.
Nella sede universitaria dell’Ex Tribunale, nel centro storico, venerdì 20 ottobre sono intervenute figure come il direttore amministrativo del Comune di Bellaria Igea Marina, Ivan Cecchini, e il sindaco di Santarcangelo di Romagna, Alice Parma. Il primo ha analizzato il contrasto alla criminalità affrontando aspetti come la diagnosi del livello di sicurezza urbana e la percezione della paura, mentre la prima cittadina ha indicato gli interventi messi in campo durante la pandemia come veicolo per rinnovare la credibilità delle istituzioni locali di fronte ai cittadini e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità. Spazio inoltre a temi come infrastrutture, progettazioni urbanistiche e proposte turistiche insieme al segretario generale della Provincia di Rimini, Luca Uguccioni, prima di un’analisi sulla fusione dei Comuni di Poggio Berni e Torriana a cura del consigliere Francesca Macchitella, che ha descritto gli ostacoli amministrativi, culturali e sociali dell’operazione.
In chiusura due approfondimenti dedicati all’Unione Montana del Montefeltro e al consorzio The Lovely Places, rete di sviluppo turistico nata per promuovere i territori nel raggio di 50 chilometri dal Titano, al quale aderiscono oltre cento Comuni.
“Dall’incontro – spiega la docente Karen Venturini commentando il convegno dal titolo ‘La gestione dei territori: problematiche e sfide future’ – emerge come oggi il territorio sia il luogo primario per attivare un nuovo concetto di sviluppo basato sulle economie solidali e di autoproduzione, con un vivere parsimonioso e rispettoso dell’ambiente. Di fronte a una società civile sempre più complessa, in un periodo di crisi dei valori e delle economie, i gestori dei territori sono a chiamati a fornire risposte secondo politiche integrate, con progetti innovativi per la messa in rete di servizi e con competenze per la riqualificazione economica e sociale”.
Di qui l’iniziativa dell’Ateneo sammarinese moderata da Federica Palazzi, docente di Economia Aziendale dell’Università di Urbino, che ha sottolineato l’importanza della “cura verso le persone che abitano questi luoghi e sono custodi dell’ambiente che li include”.