UNIRSMNews Verificare le condizioni delle strade dal pc? A Riccione è possibile, anche grazie a due tesi di laurea discusse all’Università di San Marino

Verificare le condizioni delle strade dal pc? A Riccione è possibile, anche grazie a due tesi di laurea discusse all’Università di San Marino

Una mappa interattiva mostra video, dati sui dissesti e non solo, in collaborazione con GEAT

Un sistema per verificare le condizioni delle strade restando seduti alla scrivania dell’ufficio, quindi senza dover uscire per effettuare sopralluoghi, valutando attraverso video, dati e misurazioni quali sono le condizioni e le caratteristiche non solo dell’asfalto, ma anche di altri elementi che ne possono compromettere la superficie, per esempio le radici di un albero. Questo il progetto che sta coinvolgendo l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino insieme a GEAT (Gestione Servizi per l’Ambiente e il Territorio), azienda municipalizzata del Comune di Riccione incaricata della gestione dei servizi di manutenzione stradale, del verde pubblico e non solo. 

Proprio in questa cornice, venerdì 6 dicembre sono state discusse due tesi di laurea sviluppate nell’ambito del percorso triennale in Ingegneria Civile: una incentrata sulla registrazione dei video, l’altra sulla misurazione dei sobbalzi. A firmare le analisi,discusse nella sede universitaria del World Trade Center di Dogana, le studentesse Lorena de Oliveira Falcao e Sofia Zippo.

Grazie al progetto, dallo schermo del computer è possibile accedere a una mappa interattiva e selezionare una strada per visionare le riprese, precedentemente effettuate con una telecamera installata nella zona anteriore di un veicolo, osservando contemporaneamente l’entità dei dissesti provocati dalle buche o da altri tipi di irregolarità, registrati da un accelerometro.

Ciò permette inoltre, effettuando le riprese e le misurazioni annualmente, di conservare uno storico e valutare l’evoluzione delle strade nel tempo, stabilendo quando e come procedere con gli interventi di manutenzione, con la classificazione delle aree prioritarie e l’identificazione delle zone che richiedono azioni di messa in sicurezza, risparmiando tempo e denaro.

“Siamo riusciti a coniugare le attività pratiche con gli ambiti di ricerca, creando nuovi indirizzi di sviluppo”, spiega Fabio Galli,presidente GEAT. “Uno di questi è la mappa di viabilità interattiva, che diventa così una banca dati di informazioni tecniche per storicizzare la condizione della piattaforma stradale e dei suoi elementi. È facilmente fruibile tramite immagini e video.”

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