Malta, Brasile, Islanda, Spagna e Giappone fra le mete degli iscritti dell’Ateneo sammarinese che hanno trascorso un semestre lontani dal Titano
“Eravamo a tutti gli effetti una grande famiglia”. Così Isabella Gori, studentessa del corso di laurea in Comunicazione e Digital Media, descrive i rapporti nati con le persone incontrate durante un semestre accademico trascorso a Malta, quest’anno, nell’ambito dei programmi di mobilità internazionale offerti dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
Intervistata dal magazine dell’Ateneo sammarinese, la ragazza ha tratteggiato la sua esperienza parlando inoltre di docenti “molto chiari nell’esposizione, pronti a fornire esempi pratici e interagire, chiedendo spesso opinioni”.
Fra amicizie e lezioni, nuovi orizzonti culturali e sfide quotidiane, il percorso di Gori è andato a sommarsi a quello degli altri iscritti dell’Università di San Marino che negli ultimi anni si sono trasferiti per qualche mese in realtà accademiche partner: dal 2021 a oggi le mete principali sono state la Pontifìcia Universidade Catòlica do Paranà, in Brasile, l’Ateneo di La Laguna, in Spagna, e la Tokyo International University, in Giappone.
In questa cornice anche l’esperienza di Gabriele Lunadei, volato ad Akureyri, in Islanda: “Un periodo del genere – dice – permette una crescita molto importante”. E ancora: “Rispetto a quando sono partito mi sento cambiato, ho una mentalità diversa”.
Parallelamente, per gli studenti dell’Ateneo sammarinese può emergere la possibilità di recarsi all’estero per elaborare una tesi di laurea. È successo, fra gli altri, a Chiara Nascioli, iscritta a Ingegneria Civile e impegnata nei laboratori della San Diego State University, in California: per certi versi la sua “è stata un’avventura da film”, ha affermato dopo essere tornata. Oltre a firmare uno studio che le è valso la laurea con 110 e lode, si è confrontata con la realtà accademica statunitense e ha “legato molto con altre persone straniere venute dall’Europa e dal resto del mondo, che erano lì per studiare come me”. A seguirla e darle supporto una figura “molto carina e disponibile. È stata la mia persona di riferimento, mi ha aiutata prima e durante l’esperienza”.
Le possibilità si estendono agli iscritti dei corsi di laurea in Ingegneria Gestionale, Design e Costruzioni e Gestione del Territorio, con opportunità in Svizzera, Regno Unito, Germania, Albania, Romania, Australia, Isole Faroe, Liechtenstein, Groenlandia, Cipro, Montenegro, Andorra e Cina, oltre ai Paesi già citati.
Le storie dei ragazzi che hanno affrontato dei periodi di studio all’estero sono disponibili sul sito mag.unirsm.sm, con interviste e approfondimenti realizzati insieme agli studenti, sotto il coordinamento di giornalisti e designer.