I prototipi sono emersi da uno degli otto workshop curati dai corsi di laurea in Design la scorsa settimana
Un piccolo monte di cartoncino dal quale vengono pescati, come fossero fazzoletti, dei tessuti ricamati a mano che una volta ordinati vanno a comporre visivamente la leggenda del Santo Marino. Delle schede sulle quali sono scritte parole che assumono senso, e offrono racconti, solo se riflesse in un particolare specchio. Una cartolina, realizzata con la tecnica giapponese del kirigami, che chiusa mostra il profilo delle tre torri mentre aperta si trasforma rivelando tridimensionalmente le scalinate del centro storico.
E ancora: una cartina geografica in cotone riciclato che individua su un lato dove si trova il Titano nella mappa globale, mentre nell’altro riporta informazioni e curiosità sul territorio della repubblica. Un teatrino di carta che si chiude a soffietto per ricordare la storia della vecchia stazione ferroviaria, uno in plexiglass dedicato al passaggio di Giuseppe Garibaldi.
I sei prototipi descritti, elaborati per essere regalati o commercializzati durante la presenza biancazzurra a Expo 2025 Osaka, sono frutto di uno degli otto workshop che da lunedì 9 a venerdì 13 settembre hanno coinvolto all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino circa 150 studenti provenienti da diversi Atenei della penisola, insieme a professionisti e accademici pronti a sviluppare una serie di progetti che rientrano fra le attività e vocazioni dei corsi di laurea in Design.
Nello specifico, una delle full-immersion ha riguardato i prodotti da vendere o donare durante l’appuntamento che si svolgerà l’anno prossimo in Giappone: “Il nostro obiettivo – spiega il docente Simone Spalvieri, attivo come professionista attraverso uno studio di base nelle Marche e coinvolto principalmente nel mondo dell’arredo e dell’illuminazione – era progettare oggetti leggeri ed economici in grado di essere trasportati in tutto il mondo con facilità, dai quali far emergere un racconto fresco e contemporaneo di San Marino e delle sue realtà. Semplici nella costruzione, possiamo descriverli come poesie solide”.
Con la partecipazione e il contributo di 19 studenti, divisi in gruppi e supportati dal tutor Federico Giustozzi, “abbiamo utilizzato fogli e tessuti, insieme a tecniche di lavorazione giapponesi, per trasmettere concetti e idee legati alla cultura del Titano”.
Dalle pieghe della carta e dall’interpretazione di altri materiali sono nati teatrini ed elaborati che offrono racconti e suggestioni: i prototipi passeranno ora al Commissariato Generale del Governo per l’Esposizione Universale, che si riserverà di selezionare i prototipi più adatti e valutarne l’eventuale collocazione nello shop, fra gli omaggi o ancora fra gli articoli esposti nel padiglione durante Expo, a disposizione di ospiti e visitatori.
Fra gli altri workshop organizzati la scorsa settimana dai corsi di laurea in Design, riuniti sotto al titolo Contamin_azioni Erranti 2024 e svolti in una delle sedi universitarie del centro storico, una collaborazione con Technogym, leader internazionale nella produzione di strumenti per lo sport e il tempo libero. Spazio inoltre a un approfondimento sull’uso di fibre e materiali naturali locali in Ruanda per l’architettura e gli spazi interni, la realizzazione di un video sulla realtà accademica sammarinese, la progettazione di laboratori dedicati al mondo dell’infanzia, fotografia, brand design e brand protection.
Fra i docenti Alessandro Piva, Ivana Pantieri, Paolo Marra, Mario Fedriga, Ermanno Tasca, Claudia Cantarin, Marcello Galvani, Nicole Marchi, Alice Cappelli, Alice Tasca e Francesco Mancuso. Tutor: Sara Giardi, Alex Giuliano, Raffaele Montemurro e Alice di Francescantonio.