Il contest era riservato agli studenti dell’Università di San Marino
Da ottobre a dicembre un laboratorio sulla progettazione degli interni, poi la selezione degli studenti più in gamba e il loro coinvolgimento in un concorso dal quale è emerso il concept del padiglione del Titano all’Expo 2025 Osaka. Un percorso, questo, del quale ha fatto parte tra gli altri Elena Scarpellini, 22enne di Rimini iscritta all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino: il Commissariato Generale che coordina la presenza biancazzurra all’Esposizione Universale aveva scelto proprio il corso di laurea in Design dell’Ateneo sammarinese, nel quale è impegnata, per la definizione degli spazi che verranno allestiti in Giappone l’anno prossimo.
In questa cornice, la studentessa ha fatto parte di uno dei gruppi che hanno partecipato al contest: il suo team, in particolare, ha elaborato un progetto nel quale il padiglione sarebbe stato caratterizzato da un nastro rigido di circa un metro e mezzo di larghezza che, correndo dal soffitto al pavimento, dall’ingresso all’estremità opposta, avrebbe fatto in alcuni punti da scrivania e sarebbe diventato in altri un elemento decorativo, guidando i visitatori in un percorso nel quale sarebbero state proposte diverse esperienze: “L’idea – spiega Scarpellini – è nata dallo stemma della repubblica, che ha alla base un nastro, appunto, sul quale è riportata la parola ‘Libertas’. Visitando l’area del Titano all’Expo – prosegue la studentessa – le persone avrebbero trovato fra le altre cose una zona in cui poter apprezzare i profumi dei vini sammarinesi, uno spazio immersivo in cui ascoltare i suoni del bosco e apprezzarne gli odori osservandone inoltre l’aspetto, la possibilità di toccare del muschio e interagire con un plastico nel quale veniva proposta la morfologia del territorio. L’obiettivo era trasmettere qualcosa di ben chiaro, bilanciando funzionalità e creatività, senza dare l’impressione di aver visitato un semplice teatro allestito”.
Sviluppate lungo diverse settimane, le attività del concorso hanno coinvolto Scarpellini in un gruppo di quattro studenti insieme ai colleghi Giada Cianca, Andrea Monticelli e Mattia Pompili: “A colpirmi positivamente è stato, fra le altre cose, il rapporto con docenti e tutor. Durante il laboratorio rivestivano il ruolo di professori e assistenti, mentre nelle fasi del contest si sono posti come nostri pari. Ci siamo confrontati con loro come accade fra colleghi, sentendoci sempre a nostro agio”.
Le competenze necessarie coinvolgevano la realizzazione di video, grafiche e stampe in 3D: “Dover infine presentare il progetto a una commissione ci ha messi di fronte a una sfida che non avevamo mai affrontato prima, almeno per lavori così complessi e completi. È stato un ulteriore arricchimento”.
Il progetto, dal titolo “Nastro relazionale”, si è aggiudicato il secondo premio del concorso. Alle ore 12 di mercoledì 3 luglio, nella sede universitaria dell’Antico Monastero di Santa Chiara, la cerimonia di premiazione a ingresso libero che permetterà al pubblico di osservare le tre idee finaliste e conoscerne i dettagli, gli autori, i docenti e le altre personalità coinvolte. Prevista la partecipazione di Filippo Francini, Commissario Generale del governo sammarinese per l’Expo, e Laura Gobbi, direttrice generale dell’Università di San Marino.