UNIRSM Persone Alessandro Corsini

Alessandro Corsini

Orario di ricevimento

Venerdì dalle ore 13:00 alle ore 14:00, Luogo: Sede RSM durante periodo lezioni – Alternativamente via Web (mandare richiesta di appuntamento via mail)

Profilo biografico

Alessandro Corsini
Professore Ordinario
Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, settore scientifico disciplinare “Geologia Applicata”
E-mail alessandro.corsini@unimore.it; Telefono: 059/2058460 (ufficio), a.corsini1@unirsm.sm
Madrelingua: Italiano. Altre lingue: Inglese (livello Avanzato)

Principali pubblicazioni

La produzione scientifica è stata continua e significativa a partire dal 1997 ed è frutto di collaborazioni scientifiche in ambito nazionale ed internazionale, oltre che dei progetti di ricerca ed incarichi di ricerca a cui ha partecipato ed in molti casi coordinato.
La produzione scientifica al consta complessivamente di oltre 160 pubblicazioni, di cui 96 indicizzate in Scopus, con al 09/07/2024, l’H-index è 28 con 102 documenti e 2479 citazioni totali. (Author/Res. Id: 36852482900).

Orcid ID: http://orcid.org/0000-0003-3718-7748
Scopus Author ID: 36852482900
WoS ResearcherID: L-7244-2015
Schoolar ID: user=-YTZGEwAAAAJ

Interessi di ricerca

Fenomeni Franosi e Rischio Idrogeologico (LS-RISK)
L’attività scientifica ha riguardato principalmente l’analisi di fenomeni franosi, con studi finalizzati alla:
(a) analisi, previsione, prevenzione e mitigazione del rischio da frana ed idrogeologico [LS-RISK(a)].
(b) ricostruzione della circolazione idrica sotterranea rispetto alla stabilità dei versanti [LS-RISK(b)].
L’attività scientifica è stata svolta nell’ambito di progetti di ricerca internazionali e nazionali di cui ha avuto in buona parte responsabilità scientifica, e di numerose ricerche affidate da qualificate istituzioni pubbliche e private, di cui è stato responsabile scientifico. Le attività hanno preso in considerazione diverse tipologie di fenomeni franosi, tra cui grandi frane di tipo scivolamento-colata di terra a cinematica lenta o moderata, scorrimenti profondi in roccia a cinematica lenta con potenziale rapida evoluzione, crolli di roccia, scorrimenti superficiali di suolo, colate detritiche, con siti di studio nell’Appennino settentrionale e nella Alpi orientali.
Nell’ambito della finalità LS-RISK(a), le ricerche si sono basate su rilievi geologico-tecnici e cartografia tematica (ivi compresa mappatura su base geomorfologica datazione fisica ai fini della ricostruzione della loro ricorrenza temporale nel lungo termine), realizzazione di indagini di sito di tipo geognostico e geofisico, monitoraggio con tecniche innovative di sito e di telerilevamento, modellistica numerica GIS e geotecnica, analisi deterministiche dei fattori innescanti, definizione di pericolosità e rischio nonché delle più opportune opere di mitigazione, anche strutturale, e stima della loro efficacia. Tra le metodologie innovative di rilievo, mappatura e monitoraggio applicate nel corso delle ricerche vi sono sistemi laser scanner (Lidar aviotrasportato e terrestre), interferometria radar (satellitare e terrestre), Stazioni Totali robotizzate, GPS permanenti, reti di sensori per misure di rumore sismico indotto da movimenti, reti di nodi wireless per la gestione di sensori geotecnici, sistemi in foro TDR. Oltre all’analisi dei dati forniti in modo diretto da tali sistemi, la ricerca ha anche riguardato lo sviluppo di algoritmi di post-elaborazione finalizzati ad ottenere informazioni significative circa la cinematica dei fenomeni studiati. Tra le metodologie di modellazione, sono stati applicati sistemi bi-variati, reti neurali e approcci deterministici per la cartografia della suscettibilità da frana in ambiente GIS, e modelli numerici di stabilità dei versanti. Relativamente alla finalità LS-RISK(b), le ricerche si sono basate sull’uso di sistemi di monitoraggio idrogeologico, analisi chimiche ed isotopiche di acque sotterranee, traccianti, modellazione numerica di flusso, ed hanno consentito di ricostruire meccanismi idrogeologici di ricarica idrica dei corpi di frana connessi a risalite di fluidi profondi e ricarica a scala di versante, che condizionano lo sviluppo e riattivazione di grandi frane profonde a cinematismo complesso.