UNIRSM Digital Storytelling e viralità nella comunicazione commerciale

Digital Storytelling e viralità nella comunicazione commerciale

Ambito

Produzione audiovisiva

Digital e Multimedia

Stato

Concluso

Collaboratore
Collaboratore

Simone Antonucci

Oggetto

La ricerca si configura come un lavoro di raccolta dati, monitoraggio e analisi sulla produzione di audiovisivi e di altri contenuti multimediali digitali (spot, videoclip, serie e miniserie web, ecc.) che raccontano microstorie e storie nel campo della comunicazione commerciale e aziendale italiana degli ultimi due anni, comparandola con alcune best practices internazionali di rilievo, come ad esempio quelle che emergono, a febbraio di ogni anno, in occasione del Super Bowl statunitense e in occasione del Gran Prix della pubblicità a Cannes. Il corpus d’analisi, oggetto della ricerca, è costituito da oltre 100 spot pubblicitari, circolati su media classici e digitali dal 2013 a oggi, nell’ambito del contesto mediale sia italiano sia internazionale. Più in particolare, la ricerca ha focalizzato gli spot che nel campo della comunicazione commerciale e aziendale contemporanea presentano i tratti caratteristici della viralità, termine con il quale ci riferiamo a tutti i testi pubblicitari a carattere audiovisivo ampiamente diffusi e visualizzati.
Per il lavoro di monitoraggio e raccolta dei testi pubblicitari, si è fatto ricorso a una ricerca prettamente di tipo quantitativo, così da disporre di dati numerici oggettivamente misurabili e confrontabili per poter definire la viralità o meno di uno spot. Non sono stati, invece, presi in considerazione altri aspetti della viralità, che non è stato sempre possibile quantificare, quali la condivisione degli spot o l’ampiezza della loro copertura mediatica, ma anche i commenti e le reazioni sul web.

Obiettivi

A partire dal monitoraggio e dall’analisi di oltre cento spot pubblicitari di successo che circolano
sui media e nuovi media nel contesto sia italiano sia internazionale, obiettivi della ricerca sono:

  • proporre una metodologia semplice e fruibile – ma con solide basi scientifiche – che consenta di distinguere i testi pubblicitari che ricorrono all’uso di strutture narrative da quelli che invece non lo fanno
  • proporre una cassetta degli attrezzi pratica, utile e agevole per chi, operando nel settore della pubblicità, riscontra la continua necessità di produrre testi pubblicitari di tipo audiovisivo che mirino alla massima condivisione e diffusione

Se, infatti, da una parte, mediante l’analisi semiotica è possibile individuare e isolare le strutture portanti di un testo pubblicitario che caratterizzano il suo successo mediatico, dall’altra, questi stessi elementi e strutture, poiché ricorrenti e ampiamente generalizzabili, possono essere pensati come strumenti a partire dai quali progettare e realizzare spot di successo. Per indicare tali elementi e strutture, ma anche modalità di articolazione e organizzazione del senso, usiamo l’espressione “attivatori di viralità” per rendere conto della loro utilità pratica e operativa.

Stato dei lavori

La ricerca è terminata nel febbraio 2024. Si procederà ad una estrapolazione di una metodologia/griglia semplice e non specialistica, ovvero fruibile per i/le professionisti della comunicazione commerciale. Presentazione dei risultati nelle sedi più opportune, non solo accademiche, ma anche professionali (ad esempio, Art Directors Club Italiano, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, Associazione Italiana Copywriter, e così via) nel corso del 2024.

Università degli Studi della Repubblica di San Marino
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