Stato
Concluso
Data di inizio
01/01/2021
Data di fine
31/12/2023
Luca Cimino
Francesca Civerchia
Cristiano Depalmas Arianna PiermariniCorsisti del XVIII Master in Criminologia e Psichiatria Forense
Oggetto
Nuovi modelli di esecuzione della pena nella Repubblica di San Marino e riabilitazione del reo
Obiettivi
Obiettivo preminente del gruppo di ricerca è quello di svolgere attività di studio, analisi ed approfondimento che accompagni passo a passo le Istituzioni coinvolte in questo processo di cambiamento che vede la Repubblica di San Marino sempre più adeguata ad un contesto internazionale orientato all’applicazione di modelli alternativi di giustizia.
Si vogliono promuovere le pratiche alternative di risoluzione del conflitto ottimizzando al massimo l’intervento della comunità, sia come parte effettivamente lesa dalla condotta dell’autore del reato, sia come punto di partenza e di arrivo per promuovere un intervento più diretto. La comunità, in questo modo, assume un ruolo attivo in quanto deve essere in grado di accompagnare il reo nel processo di assunzione ed elaborazione della colpa offrendo la possibilità di porre rimedio al danno arrecato. San Marino ricoprirebbe così il posto di primo Paese al mondo ad adottare una maggiore apertura nei confronti di nuove forme di giustizia più inclusive e volte a massimizzare l’abbattimento della recidiva.
Altro obiettivo è quello di promuovere tutti gli strumenti utili all’umanizzazione del trattamento penitenziario come uno dei requisiti cardine della pena, unitamente a quello della risocializzazione. Si indagherà quindi la possibilità di superamento dell’istituto penitenziario sammarinese, contestualmente all’incremento delle misure di giustizia riparativa e alla formalizzazione di un accordo bilaterale con lo Stato italiano per l’esecuzione delle pene di medio-lungo periodo per i reati più gravi che garantisca un percorso di rieducazione e reinserimento.
Obiettivo complementare è quello di creare una rete di collaborazioni internazionali per definire, partendo dall’esplorazione dell’esistente, nuovi modelli di esecuzione della pena.
Risultati attesi
La ricerca, che ha coinvolto le istituzioni sammarinesi, si è concentrata in questa prima fase nel verificare quale fosse il substrato culturale per introdurre il concetto (e la prassi) di giustizia riparativa nella Repubblica di San Marino.
La giustizia riparativa non è una alternativa alla pena ma è un percorso di riparazione morale che coinvolge allo stesso modo reo e vittima, nella prospettiva di recupero anche sociale del detenuto e di contenimento del rischio di recidiva.
La ricerca si è strutturata in 3 sottogruppi che hanno indagato
- I modelli internazionali, capogruppo di ricerca Prof. Cristiano Depalmas;
- Lo stato dell’arte sammarinese, capogruppo di ricerca Dr. Francesca Civerchia;
- Il livello di coscienza e di apertura della società verso questa procedura, capigruppo di ricerca Prof. Luca Cimino e Dr. Arianna Piermarini.
I capigruppo di ricerca sono stati coadiuvati dagli studenti del Master in Criminologia e Psichiatria Forense che hanno lavorato alla ricerca come progetto finale di corso (tesi).
In particolare, il terzo step della ricerca è stato condotto attraverso la strutturazione di un questionario piuttosto complesso sottoposto sia alla popolazione civile sia ai tecnici del settore (forze dell’ordine, operatori sanitari, REMS, educatori e insegnanti, etc).
I risultati su un campione di 119 risposte (numero apparentemente modesto ma altamente rappresentativo visti i numeri sammarinesi ma anche la complessità del tema) hanno evidenziato che vi è un’apertura verso questa prassi ma che occorre una operazione di tipo culturale e divulgativo su questi temi di bioetica così nuovi e così complessi.
La ricerca è stata premessa da un convegno sulle PENA DETENTIVA E MISURE ALTERNATIVE (10-11 giugno 2022), che segue a una lunga tradizione di studio su questi temi all’interno del Master in Criminologia.
Il Convegno lanciava le tematiche analizzando ogni forma di misura cautelare al momento conosciuta; nella GIORNATA DI STUDIO del 1° marzo 2024 vi è stata la restituzione pubblica dei risultati della ricerca, alla presenza del Segretario di Stato per la Giustizia e la Famiglia e del Garante delle persone in stato di privazione della libertà personale della Regione Marche, Dr. Giulianelli.
In quella occasione si è affrontato anche il tema della ineluttabilità del carcere residuale per i crimini ad alta intensità ma altresì dell’assoluta inutilità di tale misura per reati minori, spesso dettati da dipendenze o problemi psichici del reo; in quel caso solo la riabilitazione può contrastare la recidiva.
Stato dei lavori
Conclusi.
La ricerca verrà ora formalizzata e si procederà alla pubblicazione del lavoro completo e degli estratti su riviste scientifiche; è già terminata invece la trascrizione degli atti del convegno finale che diverrà una pubblicazione anche istituzionale con il contributo economico e l’egida della Segreteria di Stato competente . Il rendiconto finanziario e la sintesi della ricerca sono già stati inviati al Consiglio dell’Università.