Stato
Concluso
Data di inizio
01/04/2022
Data di fine
30/04/2023
Elga Marvelli
Oggetto
Il concetto di “Big Data” è utilizzato per delineare i significativi progressi, le opportunità e i rischi nel campo della scienza dei dati. Nonostante la sua onnipresenza nei documenti tecnici e politici di rilievo, il termine manca di una definizione precisa. Introdotta negli anni ’90 del secolo scorso, la locuzione era originariamente coniata per descrivere il crescente volume di dati, presentando sia nuove prospettive che la necessità di un adeguato trattamento.
Le definizioni dei Big Data variano ampiamente. Molti studiosi si rifanno alle “tre V” (volume, velocità e varietà) come elementi chiave per circoscrivere il concetto, mentre altri includono anche aspetti tecnici come analisi e processi decisionali. Le capacità analitiche sono un elemento cruciale del fenomeno, spingendo alla loro inclusione quasi obbligatoria nelle definizioni.
Le principali sfide nell’uso dei Big Data sono oggi legate agli aspetti legali, all’accettazione pubblica delle organizzazioni che li utilizzano e alla gestione dell’accesso e della condivisione delle informazioni. Ricerche recenti hanno evidenziato come l’abuso dei dati e la scarsa fiducia nelle tecnologie e nelle metodologie di analisi siano tra i rischi più significativi.
Migliorare la comprensione delle opinioni, dei sentimenti e delle preoccupazioni di vari settori della società sui Big Data è cruciale per sviluppare politiche di governance adeguate, specialmente considerando le implicazioni nei settori della sicurezza e della difesa.
Regolamentare i Big Data nel settore pubblico e privato va quindi al di là dei tradizionali strumenti giuridici, richiedendo una combinazione di approcci tecnici, legali e semantici. La tecnologia e il diritto si trovano quindi ad affrontare nuove e complesse sfide che richiedono un approfondimento e una discussione adeguati.
Obiettivi
In questo contesto, la ricerca ha posto le fondamenta per stimolare un’approfondita discussione su temi cruciali come governance, legge, etica e scienza informatica, esplorando il complesso rapporto tra tecnologia e diritto. In particolare, si è dedicata a esaminare diverse questioni:
Nel dettaglio, i campi esplorati sono stati:
- le nuove terminologie e i concetti digitali, insieme ai quadri legali nazionali e internazionali, cercando di armonizzarli e di garantire l’interoperabilità tra giurisdizioni e culture legali.
- il pluralismo digitale e le diverse culture tecniche presenti nei vari stati.
- il dinamismo del cambiamento tecnologico e giuridico, e i relativi interessi pubblici e collettivi.
- le tecnologie per la sicurezza, i diritti dei cittadini e il delicato equilibrio tra esigenze individuali e collettive.
- l’allineamento delle conoscenze tecnologiche, civili e legali, e la supervisione della conoscenza in relazione alle esigenze di sicurezza, protezione dei dati e tutela della privacy.
- la progettazione di nuove tecnologie per la sicurezza e l’implementazione di protocolli etici e legali.
- la promozione di una cultura globale, digitale e legale, con l’obiettivo di creare un quadro di riferimento generale per il rapporto tra l’uomo e la macchina.