UNIRSM Mastering Civil Defence in Conflict

Mastering Civil Defence in Conflict

Stato

Concluso

Data di inizio

01/04/2022

Data di fine

30/04/2023

Responsabile
Responsabile

Elga Marvelli

Viktor Andronov

Maksim Kustov

Morine Ngumi

Oggetto

Nei teatri di conflitto armato, i soccorritori civili emergono come figure operanti in contesti estremamente pericolosi per preservare vite umane e mitigare le sofferenze delle popolazioni colpite dalle attività belliche. Tuttavia, la loro missione è intrinsecamente permeata da sfide sostanziali, in quanto devono affrontare non solo le dirette conseguenze del conflitto, ma anche il rischio costante di essere vittime stesse di attacchi e violenze. Per questo è importante analizzare le complesse sfide che i soccorritori civili incontrano durante i periodi di conflitto, con un’attenzione particolare rivolta alle strategie e alle tecniche atte a proteggerli dai pericoli intrinseci al loro operato in ambienti ostili.

Storicamente, i soccorritori civili si sono trovati di fronte a una gamma diversificata di minacce, che includono attacchi diretti, ostacoli logistici, limitazioni nell’accesso alle zone colpite e violazioni dei diritti umani. La loro presenza in aree di conflitto assume un ruolo cruciale nell’erogazione di assistenza medica, forniture umanitarie e protezione a chi è stato colpito dal dramma bellico; tuttavia, tale presenza li espone a rischi significativi. I soccorritori civili possono diventare bersagli deliberati di attacchi da parte di gruppi armati, o possono essere colpiti in modo incidentale durante operazioni militari. Inoltre, devono confrontarsi con intricati contesti politici e sociali, nei quali la loro neutralità e imparzialità vengono messe a dura prova.

La gestione di tali sfide richiede un approccio multidimensionale e l’adozione di strategie mirate. Le organizzazioni interessate hanno sviluppato una serie di tattiche per proteggere i soccorritori civili e mitigare i rischi associati al loro operato. Tali misure comprendono protocolli di sicurezza fisica, programmi di formazione specialistica sul campo, attività di negoziazione con attori armati, l’istituzione di reti di sicurezza e azioni di advocacy per il rispetto del diritto internazionale umanitario.

Obiettivi

I risultati e gli insegnamenti emersi da questa ricerca riflettono l’incredibile intricata rete di sfide affrontate dai soccorritori civili durante i periodi di conflitto. Attraverso un’indagine approfondita, sono state esplorate le metodologie e le tecniche finalizzate a proteggere i primi soccorritori dagli inevitabili rischi connessi al loro operato in ambienti ostili. Inoltre, è stato analizzato il funzionamento dei sistemi di gestione dei soccorsi in contesti bellici, comprendendo l’organizzazione logistica delle unità e l’importanza della preparazione e della collaborazione dei volontari. Un’attenzione particolare è stata dedicata anche all’assistenza psicologica fornita alla popolazione civile, sia durante le fasi di conflitto che in seguito.

Oltre a evidenziare le sfide, la ricerca ha adottato un approccio critico nell’individuare le lacune nei sistemi esistenti, fornendo raccomandazioni mirate per migliorare gli aspetti organizzativi delle attività di difesa civile. L’obiettivo principale è stato quello di offrire indicazioni pratiche e concrete per affrontare in modo più efficace le sfide che i primi soccorritori devono fronteggiare nelle aree critiche.

La condivisione delle esperienze, delle conoscenze e delle raccomandazioni emerse va ben oltre il mero arricchimento professionale degli operatori del settore. Questo processo di condivisione contribuisce anche a una maggiore consapevolezza e preparazione a livello globale nel fronteggiare situazioni di emergenza e conflitto.