Stato
In corso
Data di inizio
01/02/2023
Giorgia Zaghini
Oggetto
Il Disturbo del Linguaggio è un Disturbo del neurosviluppo (DSM-5, APA, 2013) che include un insieme di quadri clinici variegati, caratterizzati da un ritardo o disordine in uno o più ambiti dello sviluppo linguistico, in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori, affettivi e di importanti carenze socio-ambientali. Questo disturbo può influenzare il rendimento scolastico e l’adattamento emotivo e sociale, persistendo anche in età adulta e influenzando le opportunità lavorative. Il DSM-5 (APA, 2013) annovera tra i Disturbi del linguaggio, il disturbo fonetico-fonologico, condizione caratterizzata dalla persistente difficoltà nella produzione di suoni linguistici che interferisce con l’intelligibilità dell’eloquio o impedisce la comunicazione verbale. I bambini con questo disturbo manifestano difficoltà di memoria fonologica, funzioni esecutive, abilità scolastiche, etc. La valutazione di tale disturbo richiede l’uso di strumenti che esaminino tutte le funzioni cognitive, tra cui le abilità fonologiche. Il presente progetto desidera promuovere un nuovo filone di ricerca e di valutazione diagnostica partendo dalla realizzazione di un test in grado di valutare non solo la presenza o meno di difficoltà fonologiche e di processamento fonologico, limitando il ruolo della memoria fonologica, ma anche di estrapolare informazioni di interesse diagnostico, educativo e riabilitativo rispetto alle potenzialità del bambino. Il progetto proposto mira a sviluppare dunque un nuovo test che valuti tali abilità in modo dinamico, ispirandosi alla Teoria dell’Apprendimento Mediato di Feuerstein. Questo test, che include semplificazioni per adattarsi alle capacità del bambino, potrebbe fornire una valutazione più accurata rispetto ai test convenzionali.
Obiettivi
Partendo dal presupposto che un esame di programmazione fonologica con stimoli fonotatticamente complessi può consentire ad identificare le difficoltà espressive anche quando i sintomi e segni clinici del disturbo del linguaggio cambiano espressività, l’obiettivo è quello di sviluppare un nuovo strumento di valutazione fondato sul testing dinamico, cioè tenendo in considerazione anche i cosiddetti «aspetti di modificabilità» del bambino. Inoltre, diversamente dai test di ripetizione di non parole che esaminano la memoria fonologica, il compito proposto si focalizza esclusivamente sulla capacità di programmazione fonologica nell’ipotesi che la complessità fonologica delle parole (sia in termini di lunghezza della stringa fonotattica sia in termini di complessità delle configurazioni sillabiche) influisca significativamente sulla capacità di ripetere il target. Di riflesso, si ipotizza che tale complessità fonologica possa influenzare il processamento acustico, le capacità di pianificazione e programmazione necessarie a costruire un piano articolatorio adeguato.
Oltre ad offrire un nuovo strumento di valutazione per i clinici e incrementare la conoscenza scientifica, la ricaduta operativa del progetto è quella di identificare indicatori precoci delle difficoltà di apprendimento per poter intervenire già nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura e ridurre il rischio di insorgenza difficoltà psicologiche e di adattamento. Questa interazione diretta dell’Università con la comunità scolastica e civile del territorio ha l’obiettivo di promuovere la crescita sociale e culturale del territorio (Terza Missione).
Gli obiettivi specifici del suddetto progetto sono quelli di:
- validare un’innovativa prova dinamica di programmazione fonologica;
- analizzare la relazione tra una prova dinamica di programmazione fonologica con una prova di memoria di lavoro verbale;
- analizzare la relazione tra una prova dinamica di programmazione fonologica con una prova di scrittura.
Stato dei lavori
Il progetto include bambini a sviluppo tipico della classe prima nell’a.s. 2023/2024 e un gruppo di bambini clinici. A differenza del progetto iniziale, il quale prevedeva la raccolta dati sulla popolazione sammarinese, l’effettiva raccolta dati è stata avviata in alcune scuole primarie di Rimini e Milano. Previo reperimento dei consensi informati dai genitori di ogni singolo bambino, le adesioni attuali sono relative a 135 bambini a sviluppo tipico e 10 bambini con Disturbo Primario del Linguaggio. Il campione è ancora in fase di espansione, in quanto la raccolta dati è attualmente in corso. La Dott.ssa Zaghini, borsista del progetto, sta attualmente raccogliendo i dati, i quali riguardano informazioni demografiche, di contesto e sensibili (questionari ai genitori) e cognitivi. Si stanno raccogliendo, infatti, anche dati direttamente sul campo: i bambini, insieme allo sperimentatore, svolgono attività di produzione e ripetizione di parole e non parole, scrittura e altre prove di approfondimento (es.: abilità cognitive). Il setting di raccolta dati è individuale durante l’orario scolastico. La raccolta dati richiede circa 40 minuti a bambino, inclusa una fase di accoglienza e conoscenza. Contemporaneamente stiamo redigendo un articolo scientifico per divulgare i dati di ricerca e, se possibile, presentarli a convegni di settore nei prossimi mesi.